BOVISA o del nessun luogo

“Se ne stava ferma di fianco alla siepe. Gli occhi fissi sull’acqua della cava, dove i fuochi e le ombre di quel tramonto si rovesciavano come se sprofondassero nell’inferno. Anche la sabbia e la ghiaia parevano accendersi di luce rossastra, prima di lasciarsi vincere dall’ombra. Appena di là dalle fabbriche, dai camini e dai gasometri della Bovisa, i treni della Nord passavano e ripassavano indifferenti e veloci.”

Giovanni Testori, 1961

2 Replies to “BOVISA o del nessun luogo”

  1. Complimenti, sono scatti davvero magnifici. Questi luoghi della Bovisa, sono purtroppo sconosciuti alla maggior parte dei milanesi. Bellissimo lavoro.

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